Gastronomia

Nella pentola quarnerina si possono trovare tutte le caratteristiche regionali: l’abbondanza del mare e delle sue coste, l’indigenza del terreno carsico e dell’entroterra, la selvatichezza dell’area montana e la domestichezza della pianura. Invece di suggerirvi che cosa assaggiare, lasciateci dire soltanto che il pesce, i crostacei ed i frutti di mare provengono da un mare pulito, che la verdura e la frutta vengono coltivate in suolo non inquinato e che gli agnelli e la selvaggina respirano qua l’aria fresca.

Qui si mangia sano!

Per farvi un’idea piu completa delle “grazie” gastronomiche naturali dalle quali origine ha l’arte culinaria locale, dobbiamo fare una distinzione tra la cucina litoranea (del Primorje) e quella montana (del Gorski kotar), attribuendo queste differenze alle differenti condizioni naturali e geografiche. La cucina litoranea, grazie alle influenze mediterranee e marittime si basa sul pesce, sui frutti di mare, crostacei, ovvero cefalopodi, sulla carne d’agnello, pasta, su verdura e frutta mediterranea, erbe aromatiche, sulle olive e l’olio d’oliva, sulle castagne (“maruni”), e sul vino, mentre la cucina montana e basata sulla selvaggina, latte e formaggio, carne e funghi, rane, lumache, pesce d’acqua dolce, verdure, patate e cavoli in particolare, frutti di bosco e spezie, come pure su bevande alcoliche, grappa, idromele (grappa con miele).

Oltre alla divisione in cucina litoranea e montana, esistono anche differenze nel modo di preparazione del cibo all’interno delle micro regioni stesse. Ogni isola, come addirittura ogni paese ha un modo proprio di preparare il cibo.

Se vi trovate nel Quarnero, nell’area litoraneo- montana, non mancate d’assaggiare il formaggio tipico delle isole o quello delle zone montane (lo “škripavac”), il prosciutto, le olive verdi o quelle nere, l’agnello sotto la campana di ferro (“ispod peke” o allo spiedo, l’ insalata di polpo e il brodetto litoraneo, ghiri, frutti di mare e polpi, cosce di rana impannate, i famosi scampi, lo scorfano e la carne di capriolo, asparagi e funghi, le “šurlice” e le ciliege,i mirtilli, le castagne e le fragole di bosco, “povatice” e frittole…

Se non riuscite d’assaggiare tutto questo quest’anno, ci vediamo l’anno prossimo!